Secondo recenti studi, per migliorare il microbioma intestinale basta inserire 2 cibi nell’alimentazione quotidiana: ecco quali sono.
Un microbioma intestinale che funziona bene è fondamentale per la salute dell’intero organismo. Secondo alcuni studi recenti, non bisogna fare salti mortali per migliorare il suo benessere ma inserire due cibi nella propria alimentazione quotidiana.
Migliorare il microbioma intestinale? Bastano 2 cibi
Il microbioma intestinale deve essere immaginato come una specie di piccolo universo, dove trilioni di microrganismi (tra cui batteri, funghi, parassiti e virus) convivono in modo più o meno pacifico. Quando questo equilibrio viene disturbato, spesso a causa di un’alimentazione scorretta, si scatenano diversi problemi di salute. Secondo due studi recenti, per migliorare la situazione basta inserire nella propria dieta due cibi.
Da anni, ormai, sappiamo che alimenti ultra processati, fritti e altre tipologie di junk food non fanno altro che danneggiare il microbioma intestinale. Al contrario, frutta e verdura lo preservano. A queste due categorie alimentari, però, possiamo aggiungere un cucchiaino di erbe e spezie o di arachidi.

Erbe, spezie e arachidi per la salute del microbioma
Lo studio che ha analizzato l’apporto degli arachidi per migliorare il microbioma intestinale ha dimostrato che quanti fanno spuntini con 28 grammi di noccioline appartenenti alla famiglia delle leguminose sviluppano un aumento significativo del ruminococcaceae. Quest’ultimo è un tipo di batterio intestinale che va a migliorare il metabolismo del fegato. Pertanto, è bene inserire gli arachidi nella dieta, come spuntino giornaliero.
L’altra ricerca, invece, si è concentrata su spezie ed erbe come: zenzero, cannella, cumino, curcuma, rosmarino, origano, basilico e timo. Anche in questo caso, gli studiosi hanno evidenziato che quanti ne consumano almeno un cucchiaino al giorno vanno incontro a un aumento del ruminococcaceae. E’ bene sottolineare che, in entrambi i casi, l’equilibrio del microbioma intestinale è migliorato da cibi di origine vegetale.